Parlando della storia della vita abbiamo considerato periodi di tempo di milioni, di centinaia di milioni, oppure di miliardi di anni. Si tratta di periodi molto lontani dalla nostra percezione, difficili proprio da concepire ed è arduo dare loro il giusto peso. Cerchiamo di concretizzare il suddetto concetto con il seguente esempio:
80 anni circa di vita media dell’uomo;
5.000 anni circa di storia dell’uomo più o meno conosciuta;
200.000 anni circa di esistenza dell’uomo attuale (homo sapiens);
4.500.000.000 anni circa di vita del pianeta Terra.
Mettendo in colonna le suddette cifre si ha una prima percezione di quanto recentemente l’uomo sia comparso su questa terra, ma quanto tempo è quattromiliardi e cinquecentomilioni di anni? Si tratta di una cifra talmente grande da avere difficoltà anche nel leggerla; una cifra che sicuramente non riusciamo a percepire in rapporto alla nostra vita.
Per rendere più comprensibili i tempi dell’evoluzione del nostro pianeta, si può fare un curioso gioco che consiste nel rapportare la vita della Terra a un giorno, cioè all’unità di misura che più ci è familiare:
ore 00:00 formazione del pianeta Terra;
ore 05:40 circa: comparsa delle prime forme di vita;
ore 16:00 circa: comparsa dei primi protisti;
ore 20:00 circa: comparsa dei primi animali acquatici;
ore 22:00 circa: comparsa dei primi animali terrestri;
ore 23:00 circa: comparsa dei primi mammiferi;
ore 23:40 circa: comparsa delle prime proscimmie;
ore 23:53 circa: comparsa delle prime scimmie antropomorfe;
ore 23:58 circa: comparsa dei primi ominidi;
ore 23:59:54 circa: comparsa dell’homo sapiens;
ore 23:59:59:94 circa: nascita di Cristo;
ore 24:00 oggi.
Prima di questo gioco, sicuramente nessuno di noi avrebbe ipotizzato che la preistoria è iniziata circa sei secondi prima della mezzanotte e che l’era “dopo Cristo” degli attuali calendari costituisce una piccola frazione in centesimi di secondo.
Tutta l’esistenza dell’umanità è solo un battito di ciglia rispetto alla storia della Terra e l’era moderna è a sua volta solo una millesima parte della storia umana.
PALCO D’ONORE
WILLARD FRANK LIBBY
Praticamente questo post è la risposta alla domanda che ho formulato nel commento dell’otto marzo. Grazie e complimenti per la slide collegata.
L’idea di rapportare la storia di miliardi di anni a un giorno è veramente efficace, fa cogliere proporzioni temporali altrimenti non percepibili.
Praticamente, se l’uomo finirà con l’autoestinguersi non se ne accorgerà nessuno.
Comunque questo post ci fa riflettere sul fatto che non ci siamo sempre stati (anzi) e che non è detto che ci dovremo sempre essere (soprattutto se continueremo a comportarci in questo modo)
Noi esseri umani non solo siamo una frazione di secondo nella storia della Terra, ma ci troviamo abbarbicati su un pianeta di uno dei miliardi di stelle della Via Lattea – abbastanza defilati dal suo centro – con la Via Lattea che rappresenta una dei miliardi di galassie del nostro universo.
Cosa hai pensato quando hai letto il post successivo? 😮