La moderna teoria dell’evoluzione afferma che, con il trascorrere di molte migliaia di anni, le specie dei viventi possono cambiare e dare origine a nuove specie; quindi nega che le specie siano fisse e immutabili come appare dall’esperienza comune.
Tali mutamenti sono però così lenti da risultare percepibili solo nell’arco di alcuni millenni e quindi, in simili intervalli di tempo, le specie possono quasi sempre essere considerate fisse ed immutabili come appaiono nella vita di tutti i giorni. La immutabilità delle specie viene dunque considerata come un concetto valido, ma relativo, limitando la sua validità ad alcuni secoli o millenni, cioè in periodi che vanno oltre la vita di decine di generazioni successive di uomini, i quali, né per esperienza tramandata dai propri avi, né tanto meno per esperienza diretta, avranno percezione di tali mutamenti.
La formazione di una nuova specie si ha quando, fra i numerosi cambiamenti che si accumulano nel tempo, ne compare uno che impedisce l’incrocio con la specie originaria.
L’attuale teoria dell’evoluzione poggia su due pilastri, due fenomeni entrambi necessari affinché si verifichi l’evoluzione delle specie: la selezione naturale e la mutazione genetica.
APPROFONDIMENTI
EVOLUZIONE DELLE SPECIE
PALCO D’ONORE
JEAN-BAPTISTE DE LAMARCK
Ho visto la slide n. 1 e devo dire che è un’ottima sintesi dei concetti espressi con immagini veramente appropriate. Il motto “Ofelon per tutti e tutti per Ofelon” significa che Ofelon offre a tutti il libro e le slide e che tutti possono commentare il libro e diffondere le slide?
E’ importante sottolineare che l’evoluzione è un fenomeno reale, ma allo stesso tempo relativo, perché nessuno di noi potrà mai assistervi.
Complimenti per l’idea di aver creato degli approfondimenti collegati a Wikipedia, così da lasciare snello il testo del post, ma allo stesso tempo permettendo un approfondimento a livello enciclopedico a chi fosse interessato. Peraltro Wikipedia si aggiorna continuamente e contribuirà automaticamente alla valorizzazione di questo blook.
Senza voler nulla togliere al grande Darwin, ma mi sembra che questo Lamarck (a me finora sconosciuto) avesse già capito tutto. Bisognerebbe rivalutarlo.