Terza sosta sul Viale dei Valori

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14 Luglio 2009 — Riccardo Sabellotti - Giacinto Sabellotti

TERZA SOSTA SUL VIALE DEI VALORI

 

“Abbiamo percorso anche il Viale dei valori,
un viale ampio, solo pedonale,
con due filari di alberi imponenti che sembrano formare un picchetto d’onore
e con invitanti panchine nella loro funzione di panchine”

“Si, questa volta non è un miraggio, si tratta proprio di panchine
su cui possiamo fare un’ulteriore sosta,
purché mi prometti di non sdraiarti”

“Promesso, anche perché una volta sdraiato
mi addormenterei, poi comincerei a russare…”

“Ecco, evitiamo queste situazioni, dopo tutto abbiamo visto
come il valore dell’educazione e del rispetto siano importanti
e come i valori vadano tutelati praticandoli,
solo con una pratica continua li possiamo sentire presenti”

“E qui si ritorna all’importanza della consapevolezza,
perché solo se si hanno le idee chiare su cosa siano i valori,
su quali siano i valori necessari al giorno d’oggi
e sull’esatto significato di parole come ricchezza e patria,
si può decidere di scegliere i propri valori e quindi di praticarli”

“Esatto, troppo spesso ci troviamo a parlare dei valori
o di altri concetti importanti senza averci mai riflettuto sopra,
riutilizzando luoghi comuni e stereotipie di massa,
senza conoscere neanche i diversi significati dei termini usati”

“A proposito, davvero tu sai cosa significa stereotipia?
Io non lo so e non lo voglio sapere,
dal nome deve essere una cosa bruttissima”

“Meno male che hai sempre voglia di fare lo spiritoso,
ma abbiamo visto come la libertà di pensiero,
anche se riconosciuta dalla legge, può essere una falsa libertà
nel momento in cui la facoltà di pensare,
intesa come capacità intellettiva,
sia offuscata da tradizioni oscurantiste di vario tipo
o da sofisticate tecniche di plagio mentale”

“Beh, una battuta ogni tanto concedimela,
anche se riconosco che la libertà di pensiero
è oggi più preziosa che mai,
essendo la necessaria premessa al vero progresso,
quel progresso che bisogna perseguire
per far fronte a un’evoluzione culturale sempre più veloce
che alimenta un’emergenza adattativa sempre più pressante”

“In effetti in questo mondo sempre più vorticoso
non possiamo più permetterci una cultura dogmatica
perché questa può avere un ruolo solo in un ambiente
che rimane statico per più generazioni”

“Anche se poi siamo passati dal rifiuto dei dogmi
al riconoscimento dell’importanza delle religioni…”

“Non si tratta di una contraddizione,
significa riconoscere la nostra imprescindibile natura religiosa,
capire la funzione che le religioni hanno sempre svolto
e cercare di fruirne al meglio
nella consapevolezza delle caratteristiche del mondo attuale”

“Questo mondo attuale
in cui non bisogna dare per scontata la libertà di pensiero
a causa dei condizionamenti indotti dalla propaganda
sia commerciale che politica”

“E senza dimenticare le sempre più potenti armi di persuasione,
da cui possiamo difenderci solo in modo collettivo,
ma per farlo abbiamo bisogno di una vera comuntià”

“Sto acquisendo troppi concetti tutti insieme,
una simile mole di ragionamenti
dovrebbe esserci insegnata gradualmente
nei tanti anni che passiamo a scuola
da bambini e da ragazzi”

“Invece l’istruzione scolastica non solo non è adeguata,
ma tende a diventare sempre meno accessibile”

“Questo in una democrazia
non dovrebbe essere possibile”

“E infatti viviamo in un sistema di democrazia apparente,
in un sistema farcito di false libertà”

“In effetti io pensavo di essere libero
di fare un’escursione con mio fratello,
invece guarda in che ginepraio mi hai portato”

“Non confondere la soluzione con il problema,
nel ginepraio c’eri già da prima,
io sto cercando di fartene prendere coscienza
in modo da poterne uscire”

“Quando mi pesi le parole una ad una
non ti sopporto, non si riesce a parlare in libertà,
a scherzare un po’…”

“Sarò anche petulante, ma parlare in libertà
non significa parlare a vanvera
e non usare termini appropriati
può portare a travisare tutto”

“Insomma non bisogna essere superficiali e approssimativi
perché non possiamo permettercelo,
ma per essere più consapevoli e puntuali
servono le conoscenze necessarie”

“Esatto, ma bisogna saper dosare conoscenze di base
e conoscenze specialistiche,
senza forzare troppo le attitudini delle singole persone”

“Dici bene, ma non è per niente facile”

“D’accordo, ma se ci arrendiamo prima di cominciare,
abbiamo perso in partenza,
dobbiamo essere consapevoli
della necessità di una conoscenza ragionata e diffusa
per poi studiare l’organizzazione più opportuna”

“Uno degli ostacoli da superare per questo fine
consiste nell’individuazione delle fonti di informazione attendibili,
ma spesso non siamo neanche in grado
di distinguere i fatti dalle opinioni”

“E questo dimostra come sia urgente
approfondire dei concetti di base
e diffonderli con ogni mezzo”

“A pensarci bene, per certi aspetti
non siamo ancora usciti dal Medio Evo,
la storia proprio non ci ha insegnato niente”

“Se la storia non ci ha insegnato niente
è perché è stata usata per commemorare le gesta dei regnanti
piuttosto che i fenomeni sociali
e sono d’accordo che in questo campo
siamo ancora in pieno Medio Evo,
i progressi ottenuti sono solo tecnologici
 e spesso non sono nemmeno dei veri progressi,
in quanto hanno creato più disagi che vantaggi”

“Insomma bisogna ricominciare da capo,
riesaminare la storia e i suoi cicli
per leggere meglio il presente,
bisogna impegnarsi, studiare, faticare…”

“Ti risulta di aver mai raggiunto grandi traguardi
senza un grande impegno?
In ogni caso ormai non si tratta più di una scelta,
ma di una necessità
e se saremo bravi a organizzare il tutto,
non sarà neanche tanto faticoso
perché potremo sfruttare la nostra principale risorsa,
cioè la collaborazione del gruppo”

“Il fatto è che non abbiamo nessun gruppo”

“Ed è proprio da questa grande verità
che dobbiamo partire”

“Dobbiamo partire?
E’ da questa mattina che camminiamo,
io voglio arrivare da qualche parte, non partire!”

“Temo che il nostro traguardo
sia in realtà un punto di partenza…”

“Lo sapevo che non mi dovevo fidare,
lo sapevo che c’era il tranello,
lo sapevo che avremmo incontrato problemi…”

“Dai, affrontiamoli insieme questi problemi”

 


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