Bisogna chiedersi se oggi, in assenza di un sistema di villaggi sufficientemente esteso, un giornalista potrebbe vendere direttamente alla gente il proprio lavoro e quindi svincolarsi dagli attuali datori di lavoro che ne influenzano (o addirittura commissionano) le opinioni. Tecnicamente, grazie ad internet, alle connessioni criptate ed alle altre tecnologie moderne, sarebbe già fattibile con un sistema di microtransazioni che però attualmente non è consentito dalla legge; le microtransazioni sono degli spostamenti di piccole somme di denaro (anche pochi centesimi) a fronte del ricevimento di un servizio, il tutto via internet, con la tecnologia, la semplicità e il costo tendente a zero di una e-mail. Applicando il sistema delle microtransazioni alla pubblicazione di notizie e opinioni, ecco che un giornalista completamente autonomo avrebbe bisogno di circa 3.500 lettori al giorno che paghino un centesimo a testa quanto pubblicato quotidianamente e, considerando che la rete permette di cercare e ottenere comodamente dall’archivio anche opinioni pubblicate in passato, si tratta di un numero di utenti tutt’altro che irraggiungibile. Se con tale sistema il giornalista potrebbe guadagnare almeno il doppio di quanto attualmente percepisce e i cittadini potrebbero fruire di informazioni utili, sempre disponibili e a costo irrisorio, come mai un simile sistema non è ancora stato legalizzato? E’ evidente che comanda qualcun altro, qualcuno che non vuole perdere il controllo e la gestione delle informazioni.
PALCO D’ONORE
PIERRE OMIDYAR
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Mi piacerebbe approfondire la tecnica delle microtransazioni, ma non trovo molto in merito, qualcuno sa consigliarmi qualche link?