La nostra evoluzione culturale ha creato dei sistemi basati su delle gerarchie autoritarie, su asfissianti controlli e su relative pesanti sanzioni; si tratta di sistemi talmente diffusi da essere divenuti normali a tutti i livelli: nelle famiglie, nei luoghi di lavoro e nella società in genere; tale tradizione è così radicata da essere stata adottata e tramandata dalle nostre religioni divenendo ancora più forte.
La naturale avversione a tali sistemi ha portato a un graduale dissolvimento degli stessi, ma dato che nel contempo non sono stati trovati dei modelli alternativi, ha portato anche ad una progressiva disgregazione di ogni istituzione sociale: insegnanti derisi e offesi dai propri alunni benché adolescenti, medici denunciati dai propri pazienti, genitori succubi dei propri figli, ecc.; in questa caotica progressione cresce in modo altrettanto esponenziale la richiesta di maggiore autorità, maggiore controllo e inasprimento delle sanzioni, insomma si sente il bisogno di tornare indietro. Bisogna allora rendersi conto che non abbiamo perso un modello valido, ma semplicemente non l’abbiamo sostituito con un nuovo ed efficiente modello.
Il villaggio moderno, il corallo umano e la struttura democratica cercano, attraverso l’applicazione della democrazia concentrica, di implementare un nuovo modello che intende sostituire la gerarchia imposta dall’alto con un’organizzazione condivisa (che non significa appiattimento o disconoscimento dei diversi ruoli che le persone necessariamente devono ricoprire) e che vuole rimpiazzare l’esasperazione dei controlli (peraltro puntualmente elusi) con un responsabile orgoglio personale, riducendo al minimo i controlli piramidali e sostituendoli con la responsabilità diretta (autocontrollo) e la collaborazione (controllo fra pari). In un sistema di anelli non ci sono vertici, ogni cerchio abbraccia e circoscrive quello più interno e quindi allo stesso tempo lo aiuta e lo limita; abbiamo già detto che in tale sistema le esigenze ed i problemi delle persone, tutte pari sullo stesso anello, confluiscono verso il centro e trovano delle soluzioni mentre si accentrano; tali soluzioni verranno poi irradiate verso l’esterno con una sorta di pulsazioni che terranno in vita e faranno crescere la nostra società. Continuiamo dunque a costruire il nostro modello.
PALCO D’ONORE
STANLEY MILGRAM
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Forse nel palco d’onore dovremmo inserire Pitagora e i frattali 😉