Sappiamo bene che la nostra mente, per farci orientare nella vita, non ha bisogno solo di conoscere la natura che ci circonda fatta di alberi, animali e rocce, ma deve anche avere cognizione della società a cui apparteniamo fatta di uomini. L’uomo è un animale sociale e la sua comunità costituisce l’ambiente dove vive; le leggi che governano tale ambiente devono allora essere ben conosciute per poter vivere in esso; oltre agli eventi naturali come la pioggia, la neve, le stagioni, ecc., bisogna dunque saper capire e prevedere gli eventi sociali, cioè i comportamenti degli altri esseri umani, per poter stabilire il proprio. Alla fine la logica è la stessa di sempre: si cerca il comportamento corretto per la sopravvivenza; nel tempo il nostro cervello sviluppa naturalmente dei criteri per stabilire quale comportamento sia giusto oppure sbagliato, ma indubbiamente tali criteri vengono appresi anche culturalmente.
Nella nostra mappa mentale i punti di riferimento fondamentali per scegliere il comportamento corretto sono detti valori; essi ci appaiono come qualcosa di prezioso da conservare, proteggere e tramandare, al punto che per tutelarli regoliamo in modo opportuno il nostro agire quotidiano. I valori sono una cosa molto personale, anzi intima, che tuttavia va condivisa con amici e conoscenti; un libro non è certo il mezzo più adatto per confrontare i propri valori con quelli degli altri e lo scopo principale della seguente trattazione non è infatti quello di proporre nuovi valori o dare esempi da imitare, ma quello di porre le basi per introdurre gli argomenti successivi e renderli più facilmente comprensibili. È nostra ferma convinzione che ognuno di noi debba autonomamente gestire i propri valori, criticandoli e migliorandoli se necessario, facendo le sue personali considerazioni esattamente come noi ora faremo le nostre.
CONCETTI IN MUSICA
RENATO ZERO – I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
CONCETTI IN PILLOLE
n. 16 – I VALORI UMANI
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In effetti tutti si lamentano che non ci sono più i valori, ma nessuno sa il perché. Tutti avvertono un degrado dei costumi e della società, ma non ci rendiamo conto che dipende da noi e forse non ci rendiamo conto perché siamo troppo impegnati a lamentarci…
Sono d’accordo che i valori vanno discussi e approfonditi, ma soprattutto vanno praticati quotidianamente da tutti i membri di una comunità che in questo modo li alimenterà e tramanderà.
Però anche la comunità è un valore che si sta perdendo e senza una vera comunità che valori vuoi praticare e tramandare? E come riorganizzare una comunità in città di milioni di formiche impazzite che corrono, corrono, ma alla fine girano in tondo e non arrivano mai?
La decadenza o perdita dei valori, cemento di una societa’, e’ un problema non soltanto nostro. Anche nell’Antica Roma era sentito. Non dimentichiamo che, come ogni essere vivente, anche le civilta’ nascono, crescono e muoiono. La nostra e’ putrida e marcescente…
Ma dal concime nascono i nuovi germogli, sta a noi decidere se vivere nell’era di una civiltà all’ultima agonia o in quella di una civiltà ai primi vagiti.
Dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior.