Che cos’è la qualità totale – Kaoru Ishikawa

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La qualità totale inizia con la formazione e termina con la formazione. Si tratta di una forma di gestione aziendale basata sul gioco di squadra, sull’interazione fra persone consapevoli del proprio diverso ruolo e sul rispetto delle rispettive funzioni.
Si basa sull’osservazione che nei sistemi complessi, per raggiungere l’obiettivo prefissato in modo efficace ed efficiente, le varie funzioni devono agire in sinergia ancorché coordinate in modo gerarchico, si deve accentuare la responsabilità individuale pur mantenendo un controllo costante e si deve assicurare un flusso informativo bidirezionale ed affidabile. A questo fine risulta fondamentale coltivare le risorse umane, incentivare il lavoro di squadra e il senso di responsabilità, in modo da sviluppare anche delle gratificazioni di brevissimo periodo. Il controllo non deve essere affidato a specialisti con apposita funzione, ma risultare implicito nel sistema di qualità totale e deve pertanto essere esercitato da ogni persona coinvolta su sé stessa e su coloro con i quali si interagisce a prescindere dal diverso livello gerarchico.
Un altro elemento fondamentale è la cultura della creatività, che permette di contemperare la massima utilizzazione delle risorse umane a disposizione  con la massima soddisfazione delle stesse.
L’applicazione della qualità totale, partita all’interno delle singole industrie, si è estesa a tutto l’indotto, cioè alle imprese fornitrici, al sistema di distribuzione e a tutte le attività commerciali collaterali o collegate direttamente e indirettamente, nella speranza di giungere ad un’economia più solida che, oltre ai profitti degli azionisti, migliori le condizioni dei lavoratori, la soddisfazione dei consumatori, l’ambiente e quindi la qualità della vita individuale e collettiva. Qualità totale significa pertanto gestione nel rispetto dell’essere umano; è una disciplina che unisce  la conoscenza all’azione, è una rivoluzione nel modo di pensare stratificatosi negli ultimi millenni. Tale modo di pensare, sia nelle aziende sia nella società in generale, se ben analizzato risulta infatti fortemente irrazionale fino ad arrivare a vere e proprie forme di autolesionismo: deve quindi essere corretto e monitorato con adeguati strumenti statistici in modo da non affidarsi solo all’esperienza, al sesto senso e alle sensazioni, ma all’affidabilità del metodo scientifico.
Un primo passo verso la qualità totale è dunque la modificazione del proprio atteggiamento.

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