Non di soli geni – Peter J. Richerson, Robert Boyd

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Cosa rende il genere umano un’eccezione così particolare nel mondo naturale? Come mai, se siamo così simili agli altri mammiferi, il nostro comportamento è così diverso? Perché l’Homo sapiens nel, corso della storia evolutiva, ha mostrato una maggiore adattabilità a qualsiasi habitat naturale, una superiore efficienza tecnica e una più elevata capacità di organizzare società complesse e cooperative? Questo libro, basato sull’evoluzionismo, ci dice che le risposte a tali quesiti non risiedono esclusivamente nel nostro patrimonio genetico, ma anche e soprattutto vanno ricercate nel nostro patrimonio culturale, cioè nella nostra capacità unica in natura di creare un sistema culturale articolato e cumulativo che rappresenti un elemento essenziale, indipendente e complementare della biologia. Biologia e cultura sono inestricabilmente correlate; la cultura fa parte della biologia umana tanto quanto camminare in posizione eretta quindi gli autori, spaziando dall’antropologia all’economia, dalla biologia alla sociologia, ci mostrano come solo uno sguardo multidisciplinare e critico che le studi contemporaneamente possa permettere una comprensione più approfondita della natura umana.
Il patrimonio culturale è in continua evoluzione e in continuo adattamento, ma non può prescindere dai limiti del nostro patrimonio genetico: per esempio, gli esseri umani sono geneticamente evoluti per cooperare solo in gruppi di 70-80 persone e quindi solo fra parenti e persone che si conoscono bene, con i quali si condividono le varie fasi della vita quotidiana; ma l’evoluzione culturale ha portato a comunità di decine di milioni di persone in cui inevitabilmente si interagisce fra estranei e ciò è causa di molteplici disagi sia a livello individuale che collettivo. La cultura consente un rapido adattamento a una vasta gamma di ambienti, sebbene possa portare alla creazione di problemi ancora maggiori, sempre più urgenti, che richiedono nuovi adattamenti culturali ancora più veloci. Si crea così un circolo vizioso che, se non ben inquadrato nella sua essenza, continuerà la sua evoluzione di cui potremo solo subire le conseguenze negative; le giuste conoscenze per affrontare il problema ci sono: divulgare tali conoscenze è indispensabile affinché le stesse vengano valorizzate e diffusamente applicate, passo fondamentale verso una corretta gestione dell’emergenza adattativa in cui ci troviamo.

La biblioteca del villaggio

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