Psicologia delle folle – Gustave Le Bon

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Una pietra miliare nello studio della psicologia delle folle. Le folle non sono dei semplici aggregati di individui isolati posti l’uno vicino all’altro, bensì gruppi coordinati in cui ogni membro segue un comportamento coerente con quello degli altri. Esistono meccanismi naturali che formano una sorta di anima collettiva; questa prevale su quella individuale e  può essere totalmente diversa da quella dei singoli membri. Questi entrano in uno stato simile all’ipnosi, pronti a farsi guidare da qualunque cosa sia in grado di orientare i loro sentimenti ed i loro pensieri. L’unica cosa che sembra condizionare il comportamento della folla, oltre al manipolatore di turno, sembra essere il patrimonio culturale collettivo verso il quale essa ha sempre un atteggiamento religioso, che appartenga o meno ad una religione ufficialmente riconosciuta come tale; si tratta di meccanismi inconsci, quindi non è possibile accorgersi di tali fenomeni mentre si fa parte della folla. L’autore osserva che purtroppo l’anima collettiva è estremamente facile da manipolare e che per attivare questi processi psicologici talvolta non è nemmeno necessaria la prossimità fisica poiché è sufficiente “sentirsi” parte di un gruppo. La folla è priva di capacità razionali, qualunque incoerenza in ciò che le viene suggerito passa inosservata, è inoltre estremamente impulsiva, volubile ed incline alla violenza. Questo  libro fa luce sulla nostra vulnerabilità psicologica rispetto alla propaganda, sia politica che commerciale, rivelandoci con quanta facilità siamo in grado di sospendere le nostre capacità razionali e di andare contro i nostri stessi interessi. Viene affermato chiaramente che la folla non controlla mai che le promesse elettorali siano state mantenute ed elegge in modo automatico chiunque goda di un certo prestigio, che  la  sa lusingare e che si esprime con formule vaghe  interpretabili secondo i gusti. In altre parole elegge e segue chi ha più talento nell’imbrogliarla. Dato che tali ostacoli naturali soffocano la coscienza individuale, inevitabilmente siamo costretti a riflettere sulle enormi difficoltà nella realizzazione di forme di vera democrazia sia diretta che indiretta e sull’ inadeguatezza dei metodi proposti fino ad oggi a tale scopo, che infatti si basano tutti sul coinvolgimento delle folle proprio perché più facilmente manipolabili dai singoli. La conoscenza di questi meccanismi psicologici rappresenta inoltre un primo e ottimo passo per cercare una protezione dalle manipolazioni a cui siamo soggetti tramite i mass-media.

La biblioteca del villaggio

3 Commenti per “Psicologia delle folle – Gustave Le Bon”

  1. […] film Matrix con Keanu Reeves. Oppure da una più realistica lettura di Gustav Le Bon in “Psicologia delle folle” (1895). Oppure più probabilmente dallo scorrere delle notizie quotidiane che irrompono […]

  2. […] film Matrix con Keanu Reeves. Oppure da una più realistica lettura di Gustav Le Bon in “Psicologia delle folle” (1895). Oppure più probabilmente dallo scorrere delle notizie quotidiane che irrompono […]

  3. […] molti di voi non hanno mai sentito parlare di Gustave Le Bon. Le Bon con il suo libro “Psicologia delle folle“, analizzava le folle non come raggruppamento di individui, bensì piuttosto sotto […]

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